25 aprile e arte

paola magni
2 min readApr 20, 2020

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L’anniversario della Liberazione o della Resistenza contro il regime fascista e l’occupazione nazista è una festa nazionale italiana che ricorre il 25 aprile.

Martiri di Pazzale Loreto,1944, Aligi Sassu, Galleria Nazionale d’Arte Moderna,Roma

Aligi Sassu, dopo un primo inizio aderente al futurismo, propone opere impegnate socialmente e si ispira ai crimini commessi durante la guerra.

Lo stesso artista ricorda: “Ho dipinto I martiri di Piazzale Loreto nell’agosto 1944, subito dopo aver visto il ludibrio che la canaglia repubblichina faceva dei corpi dei nostri fratelli. Eppure vi era in me, nel fuoco e nell’ansia che mi agitava, nel cercare di esprimere quello che avevo visto, una grande pace e non odio, ma una tristezza immensa per la lotta fratricida. Da quei corpi sanguinanti e inerti sorgeva un monito: pace, pace”.

Monumento al partigiano, 1955, Marino Mazzacurati e Guglielmo Lusignoli, piazzale della Pace, Parma

Con un linguaggio prettamente realista l’artista celebra con la sua opera la lotta partigiana sottolineando l’eroismo di chi combatteva sapendo di andare incontro alla morte. Il muretto alle spalle della statua se da un lato concentra la visione sull’uomo, dall’altro evoca il muro delle fucilazioni e delle case distrutte dai bombardamenti aerei.

Deposizione, 1939–1943, Giacomo Manzù, Collezione Privata, Roma

Giacomo Manzù pseudonimo di Giacomo Manzoni descrive nel rilievo un soldato tedesco nudo ma riconoscibile dall’elmo chiodato -prima guerra mondiale- e una vittima, traslando un’immagine tipicamente religiosa sul piano a lui coevo

Monumento al partigiano 1977, Giacomo Manzù, Bergamo.

«Partigiano
ti ho visto appeso
immobile.
Solo i capelli si muovevano
leggermente sulla tua fronte.
Era l’aria della sera
che sottilmente strisciava
nel silenzio
e ti accarezzava,
come avrei voluto fare io.» (Giacomo Manzù, dedica incisa sul retro del Monumento al partigiano)

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