Dalla creazione alla negazione: eros e thanatos nell’arte astratta, la fine del soggetto
L’astrattismo capovolge completamente il concetto di arte come mimesi della realtà eliminando il soggetto.
Secondo alcuni critici, le prime tele astratte sono attribuite al pittore cubista Francis Picabia.
Kandinskji ,Klee e Marc, fondatori del gruppo Der Blaue Reiter o Il cavaliere azzurro formato nel 1911 e terminato con lo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914, svilupparono un Astrattismo lirico e spirituale teorizzando la simbologia del colore, delle forme geometriche e la dimensione psicologica dell’arte con i rapporti musica-arte.
Kandinskij confronta la composizione pittorica a quella musicale: la musica pur non imitando i suoni naturali riesce a comunicare sensazioni e analogamente anche la pittura può non riprodurre la realtà e offrire le stesse emozioni.
Gli elementi del linguaggio visivo vengono studiati da Kandinskij attraverso le forme geometriche, le linee, gli angoli e i colori, considerando anche come certi colori vengano esaltati o attutiti nelle diverse forme.
Il giallo esprime tensione e dinamismo e si enfatizza con l’angolo e il triangolo ed è paragonabile a un suono acuto. Gli angoli retti, le forme quadrate che esprimono equilibrio corrispondono a un tono musicale medio e il colore corrispondente è il rosso. Il colore blu si può associare a un timbro profondo e la sensazione emotiva, sottolineata da una forma circolare, è di quiete.
“Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima.”
Malevic ,fondatore del Suprematismo in Russia negli stessi anni e Mondrian ,leader di De Stijl in Olanda, si orientano su una rappresentazione astratta basata su una concezione matematica, geometrica e razionale.
Malevich sosteneva che l’artista moderno doveva guardare a un’arte finalmente liberata da fini pratici : la pittura era stata la rappresentazione estetica della realtà ma l’artista doveva ricercare un percorso che conducesse all’essenza dell’arte.
Malevich sostiene che l’arte astratta sia superiore a quella figurativa, infatti in un quadro figurativo vediamo rappresentato un oggetto o forma vivente, mentre nell’opera suprematista non c’è che un solo elemento: il colore, che offrirà, al di fuori del soggetto riconosciuto, l’anima dell’arte.
Il neoplasticismo insegue l’astrattismo geometrico, ossia l’utilizzo solo degli elementi base della geometria ovvero la linea e l’angolo retto, mentre sul piano cromatico e compositivo è prevalente l’utilizzo dei colori primari affiancati al nero, bianco e grigio. Angoli retti e colori sono volti a formare rettangoli e blocchi cromatici ripetuti.
Il percorso verso la distruzione della forma -anche geometrica- nella pittura e nella scultura inizia negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale.