Eros e Thanatos di un artista: Amedeo Modigliani dall’Italia a Parigi

paola magni
4 min readFeb 16, 2020

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E’ morto nel 1920, sono trascorsi cent’anni dalla sua scomparsa.

Amedeo Modigliani

Nasce a Livorno il 12 luglio 1884. A quattordici anni, terminato il ginnasio, abbandona gli studi e riesce a convincere i genitori di consentirgli di lavorare nello studio di Guglielmo Micheli, un allievo di Giovanni Fattori, che insegna ad Amedeo la tecnica dei macchiaioli e lui si appassiona alle tonalità calde e alla luce intensa.

Autoritratto di Guglielmo Micheli, 1915 ca , collezione privata

Dopo aver contratto la tubercolosi viaggia, convalescente,con la madre soggiornando a Napoli, Roma, Firenze e Venezia, visita i musei, le pinacoteche, le gallerie d’arte delle città.

A vent’anni si iscrive alla Scuola libera di nudo a Firenze diretta da Fattori ma la frequenta saltuariamente, preferendo studiare le opere degli Uffizi e di Palazzo Pitti.

Giovanni Fattori, Autoritratto (1884) Galleria d’Arte Moderna, Firenze

A Pietrasanta (Lucca) si avvicina alla scultura e l’anno successivo si iscrive alla Scuola libera di nudo a Venezia nell’Istituto di Belle Arti. Visita la Biennale e rimane colpito dalle novità dell’arte contemporanea di Klimt e dello Jugendstill, le espressioni artistiche dell’Art Nouveau.

Copertina della rivista settimanale Jugend n.14

Quattro anni dopo,nel 1906, si trasferisce a Parigi e trova l’ambiente culturale ed artistico che aveva cercato in Italia. Si iscrive all’Accademia Colarossi e affitta uno studio vicino a Montmartre.

Accademia Colarossi
acquarello Donna con cappello, 1907, Amedeo Modigliani, Boston Usa

Nell’acquarello “Donna con cappello”, considerata una delle prime opere parigine, si vede la sua conoscenza dei dipinti di Lautrec e degli altri espressionisti che fanno emergere nelle loro tele il disagio umano.

Maude Abrantes, 1907, Modigliani, Hecht Museum (University of Haifa), Haifa, Israel

La figura umana è il tema principale di Modigliani, quasi a osservare, ricercare e poi riprodurre negli altri il proprio tormento portato verso l’autodistruzione.

Molti che sono stati ritratti da Modigliani hanno affermato di essersi sentiti spogliati sino all’anima.

A Parigi frequenta i locali notturni e conosce, fra tanti altri, Picasso, Picabia, Apollinaire e Gino Severini.

Picasso
Francis Picabia
Gino Severini
Guillaume Apollinaire

A Parigi rimane influenzato dalla pittura di Van Gogh, di Cezanne e di Gauguin e cerca di fonderli in una personale estetica. Dipinge e scolpisce e presenta alcune opere al Salon d’Automne, che non vengono apprezzate e tantomeno vendute.

opere di Modigliani al Salon d’Automne

La condizione economica di Modigliani è scarsa, viene sfrattato dallo studio, cambia -per insovenza- più alloggi e inizia ad abusare di alcool -assenzio- e droghe.

Jean Alexandre, 1909, Amedeo Modigliani, Collezione privata, Svizzera

Conosce il giovane medico appassionato d’arte Jean Alexandre e suo fratello Paul che, pur non essendo ricchi, vogliono aiutare giovani talenti. Affittano per loro un fatiscente edificio e li sostengono economicamente comprando le loro opere.

Paul Alexandre, 1909, Amedeo Modigliani, Collezione privata

Poco prima di ritornare in Italia, per la pessima salute, conosce Costantin Brancusi e ritorna alla scultura anche se le polveri prodotte peggiorano lo stato dei suoi polmoni lesionati dalla tubercolosi.

Testa, Amedeo Modigliani, 1912, Centre Pompidou, Parigi

Nell’opera plastica Testa, Modigliani sintetizza la forma e comincia ad apparire la sua estetica personale dell’allungamento dei colli, delle lievi asimmetrie, degli occhi vuoti spesso a mandorla.

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