IL BACIO nell’arte moderna e contemporanea
PAOLA MAGNI INCONTRI UTEM MELEGNANO
ANNO ACCADEMICO 2019–2020
La malinconia e la solitudine del Nord nelle tele di
MUNCH
Il Bacio dipinto da Munch negli ULTIMI ANNI DEL LUNGO
SECOLO DELLA MODERNITA’ -per usare il titolo di un libro di Daverio- a si trova ora a Oslo, nel museo dedicato proprio all’artista. Fa parte del FREGIO DELLA VITA, 24 opere sul tema dell’amore (e di cui fa parte il famoso URLO): l’amore nascente e pieno di speranza, amore che impallidisce e si dissolve, amore che diventa angoscia e infine morte.
La poetica dell’angoscia intrappola anche la rappresentazione del
Bacio. la coppia non è il fulcro della scena, anzi le due figure sembrano scivolare fuori dalla tela, mentre il centro focale si punta su altri elementi: la finestra, la tenda svolazzante nel vento serale, pochi passanti. I colori freddi, volutamente cupi (se non per le luci sulla strada) tendono a fondersi con l’oscurità della sala e dei due amanti, sottolineando l’effetto malinconico.
Il bacio di LAUTREC: conforto e solidarietà
Mentre i critici del suo tempo sottolineavano soprattutto il tratto grottesco dei lavori di Toulouse Lautrec, molti contemporanei lo vedono oggi come un artista capace di esprimere l’umanita’ dei soggetti ritratti.
Nel dipinto il BACIO del 1892 (collezione privata) è con delicata comprensione che Toulouse Lautrec ruba l’intimità di due donne che lavorano nello stesso postribolo e riescono a trovare conforto e amore l’una per l’altra.
Nei dipinti di Lautrec non si trovano né moralismo né falsa pieta’ né
giudizio, ma solo l’immediatezza (attimo fuggente!) di una immagine catturata con rispetto.
KLIMT e il suo lucente bacio-gioiello
Nel BACIO di Klimt del 1909 ora conservato a Vienna nel Museo del Belvedere, l’autore ci presenta un uomo e una donna inginocchiata sullo sfondo di un astratto spazio bronzeo e di un tappeto di fiori e racchiusi in un meraviglioso mantello che li isola dal mondo.. Mentre il viso della donna con gli occhi chiusi esprime un’intensa tenerezza, l’uomo le sorregge il volto ma nasconde il proprio. Ancora una volta Klimt sottolinea la perfezione della bellezza femminile attraverso la centralità della sua immagine.
Lo spazio bidimensionale e i corpi sintetizzati sono decorati con una raffinatezza che si ispira agli stupefacenti mosaici bizantini di Ravenna.
SCHIELE, dopo l’amore l’abbandono
Anche se non rappresenta propriamente un bacio, il dipinto di Egon
Schiele LA MORTE E LA FANCIULLA del 1915 è un dipinto che
allude a ciò che avviene dopo -poco, dopo molto, o mai- un bacio:
la transitorieta’ dell’amore e l’abbandono.
Si tratta di un quadro autobiografico: Schiele rappresenta se stesso come la morte con gli occhi sbarrati e fissi e che compie due gesti ambivalenti. Con una mano abbraccia la nuca della donna ma con il corpo si ritrae e la fanciulla (WALLY, sua modella e amante) quasi in ginocchio cerca inutilmente un abbraccio.
«Sto pensando a un matrimonio vantaggioso. Non con Wally», scrive Shiele nel febbraio del 1915 all’amico critico Arthur Roessler. Pochi mesi prima ha conosciuto due sorelle della media borghesia, Adele e Edit Harms, figlie di un fabbro. Il 17 giugno 1915 Egon e Edith si sposeranno.
L’amore per CHAGALL è un cielo fatto di poesia
L’opera GLI AMANTI IN ROSA è stata realizzata da Marc Chagall nel 1916 e fa parte della collezione E.T. Tchounovskaya a San Pietroburgo. Ben rappresenta le due tematiche che Chagall predilige nelle sue opere: inno all’amore e alla poesia.
L’ uomo e la donna sembrano essere pezzi di un puzzle che aderiscono e si completano a vicenda stagliandosi su un cielo rosa acceso che
promette felicità. Anche qui, come nel bacio di Klimt si sottolinea la centralità della figura femminile.
Ironico, ostacolato, impossibile il bacio di MAGRITTE
GLI AMANTI è un dipinto relizzato da Magritte nel1928. Diverse sono le versioni la più famosa è questa, ed è conservata al MOMA di New York.
Molte sono le interpretazioni dell’opera, che si possono così
sintetizzare:
. il volto coperto come ricordo della tragica morte suicida della
madre (trovata annegata con la camicia da notte avvolta intorno
al capo);
- la mancanza di una vera comunicazione tra i due amanti
Tuttavia lo stesso artista, dotato di una paradossale autoironia,
afferma:
NON CERCATE SIGNIFICATI NASCOSTI NEI MIEI DIPINTI.
DIETRO AI MIEI QUADRI C’E’ SOLO IL MURO.
L’interrogativo intorno al bacio di DOISNEAU
Il bacio dell’Hotel de Ville fu scattato da Doisneau. Alcuni critici sostengono che fu un’istantanea mentre altri dichiarano che la coppia fu invitata dal fotografo a posare per il servizio.Negli anni 90 i due chiesero un risarcimento sostenendo di non aver dato il consenso allo scatto, ma il fotografo fu scagionato dalle accuse.
L’intento dell’autore, comunque, era quello di rendere la spontaneità di un sentimento, la trasparenza delle emozioni umane,amorose, nell’eccitazione piena di speranza dell’immediato dopoguerra.
Con LIECHTENSTEIN il bacio diventa pop
Roy Lichtenstein Ha rivoluzionato con la sua poetica e la sua estetica il linguaggio espressivo postmoderno. E’ stato uno degli esponenti della POP ART, insieme a Andy Warhol.
Lichtenstein è nato e vissuto a New York proprio negli anni in cui la Grande Mela era l’epicentro del maggior fermento artistico mondiale, eppure è sempre rimasto ai margini dall’ambiente culturale della città, identificandosi come un artista più riservato e “meno rumoroso”.
La scelta di rappresentare le sue opere come fumetti non è per nulla banale: Pensiamo a come l’arte dell’antica Grecia, del rinascimento italiano, del neoclassicismo abbia spesso idealizzato gli umani, rendendoli eroi invincibili, simili agli dei. I primi personaggi dei fumetti sono stati in fondo supereroi trasferiti nella società dei consumi e dotati di poteri soprannaturali, in una utopistica equivalenza “umano = divino”.
Consideriamo anche che l’immagine filtrata nel fumetto era propria degli anni 60, quando l’immaginario collettivo si fondeva con le immagini della pubblicità e dei rotocalchi e quindi l’artista era stimolato a fondere questi elementi in una nuova forma di cultura popolare.
Metafisica del bacio, ovvero GIORGIO DE CHIRICO
L’opera ETTORE E ANDROMACA di DE CHIRICO rappresenta i due sposi troiani mentre si abbracciano e si baciano sotto le alle mura di TROIA e rientra perfettamente nel quadro dell’arte metafisica.
I caratteri fondamentali della pittura Metafisica sono:
- La PROSPETTIVA costruita secondo molteplici PUNTI DI FUGA incongruenti tra loro e l’OCCHIO è costretto a ricercare un ordine;
- L’ ATMOSFERA è sospesa in uno spazio irreale che esprime
assoluto silenzio e solitudine. - I RIFERIMENTI TEMPORALI sono assenti, anche le ombre sono spesso di una lunghezza o di una direzione non credibile rispetto alla luce del quadro;
- I personaggi umani vengono sostituiti da STATUE o MANICHINI ;
- Le campiture di COLORE sono piatte e uniformi, il tono è metallico per esaltare il senso di estraneità.
IL SENSO dell’opera non può che essere quello di struggente malinconia sottolineata dall’assenza di BRACCIA che possono, in qualche modo, allacciare, tenere uniti, non separare i due sposi.
Il bacio della provocazione di BANKSY
Nel 2004 a Brighton accanto al pub Prince of Albert compare su di un muro il graffito di due poliziotti che si baciano. L’artista è l’acclamato e misterioso writer Banksy che con questa immagine denuncia l’omofobia, ridicolizzando l’autorità.
A causa dei danni all’originale nel 2008 l’immagine è stata sostituita da un fac-simile. L’originale è stato venduto a una casa d’aste newyorkese e poi a un compratore anonimo di Miami per $575,000.
BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA
IL BACIO
Giulio Carlo Argan L’ARTE MODERNA (l’OTTOCENTO), gennaio 2008 RCS LIBRI, Milano
a cura di Francesca Castria Marchetti, LA PITTURA AMERICANA, 2002, ELECTA, Milano
Omar Calabrese COMUNICARTE — STORIA DELL’ARTE STORIA DELLE IDEE ,2006 Le Monnier, Firenze
Stefano Zuffi AMORE ED EROTISMO, DIZIONARI DELL’ARTE, 2008 ELECTA, Milano
Stefano Zuffi ARTE e EROTISMO, 2001, ELECTA, Milano
Simon Schama IL POTERE DELL’ARTE , 2007, Mondadori, Milano
Flavio Caroli IL VOLTO DELL’OCCIDENTE — I venti capolavori che hanno fatto l’immagine della nostra civiltà 2012, Mondadori, Milano
Philippe Daverio MUSEO IMMAGINATO — IL SECOLO LUNGO DELLA MODERNITA’ , 2012 RCS LIBRI, Milano
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https://dueminutidiarte.com › 2018/02/13 › bacio-opere-darte
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https://www.arte.it › foto › l-arte-in-un-bacio-118
https://www.focus.it › cultura › curiosita › arte-cinema-fumetti-storia-i-30-…
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