LO SPECCHIO nell’arte moderna e contemporanea
PAOLA MAGNI INCONTRI UTEM MELEGNANO
ANNO ACCADEMICO 2019–2020
SPECCHIO DEI PENSIERI in Lautrec
Lautrec mostra una prostituta in piedi, nuda e di spalle davanti ad uno specchio. La donna è ancora giovane e tuttavia,davanti al suo riflesso, sembra indagare non solo sulla propria avvenenza e, forse, si interroga sulla sua vita e il suo futuro. L’opera del 1897 è ora a New York, Collezione Haupt.
SPECCHIO DELLA DEFORMAZIONE e DELLA TRASFORMAZIONE in Escher
L’opera del 1935 di Escher, litografia, è risalente al periodo in cui risiedeva a Roma.
La figura che ne risulta, sopratutto per l’assenza di colore, ha un forte impatto visivo anche per la tecnica grafica curata nei minimi dettagli. Nella sfera l’artista si guarda ma anche CI GUARDA e i contrasti chiaroscurali ci rimandano uno sguardo quasi minaccioso.
Escher attraverso la sua ricerca artistica, geometrica e matematica analizza la realtà -in questo caso il suo autoritratto- in modo ingannevole, trascinando lo spettatore in un universo dove tutto si può trasformare.
SPECCHIO DEGLI OGGETTI SENZA ANIMA in Magritte
Un uomo allo specchio che tuttavia non lo riflette -tuttavia capiamo che è proprio uno specchio poichè riflette il libro di EDGAR ALLAN POE sulla mensola -. La riproduzione vietata di René Magritte del 1937 sottolinea che l’immagine umana è solo un’immagine, non è l’uomo. Come nel dipinto QUESTA NON E’ UNA PIPA del 1928.
La vera essenza del personaggio non si riflette in uno specchio e non può essere “imprigionata” in un dipinto. Il LIBRO, in questo caso, diventa una chiave di lettura, si riflette nello specchio poichè è solo un oggetto e come tale non ha una essenza.
SPECCHIO DELLA CREAZIONE DELL’ARTISTA in Picasso
Las meninas di Velasquez dipinto nel 1656 (Museo del Prado) viene ristudiato in chiave espressiva e deformante da Picasso nel 1957 (Museo Picasso a Barcellona).
In realtà il titolo che in italiano significa damigella d’onore è fuorviante, perchè è un ritratto di tutto il gruppo reale portoghese. Margherita è al centro, il pittore si ritrae mentre sta dipingendo e nello specchio si riflettono i genitori di Margherita: FILIPPO IV E SUA MOGLIE.
PICASSO reinterpreta Velázquez in modo da far risaltare il pittore che è l’artefice del mondo illusorio creato.
SPECCHIO DEL DOLORE DELL’ARTISTA in Balthus
Balthus esorcizza la morte del suo gatto in 40 dipinti che lo rappresentano quando ha solo 13 anni. Ma il gatto sarà quasi sempre presente nelle sue opere anche se celato sotto altri colori di pelo (Il gatto nel specchio, 1977 collezione privata).
I gatti rappresentano la calma, il silenzio e la seduzione.Il gatto che si sta specchiando è l’autore stesso che cerca l’assenza del dolore.
SPECCHIO COME RIFLESSO in Lichtestein
Autoritratto con specchio di Lichtestein ci fa RIFLETTERE realmente -anche con un doppio senso, quasi imitando il surrealismo di Magritte- sulla fisonomia dell’artista che per produrre il proprio ritratto ha necessità di uno SPECCHIO.
SPECCHIO COME RIFLESSO DELL’ ARTE STESSA in Pistoletto
Tra le opere di Pistoletto il tema ricorrente è lo specchio: dove, con autoritratti su lucide lastre di metallo o con figure di uomini e donne a grandezza naturale incollati superfici specchianti, fa “partecipare” allo spettatore alle opere stesse guardando anche la propria immagine riflessa.
I così detti Quadri Specchianti hanno l’intento di includere nell’opera lo spettatore stesso e l’ambiente circostante, così da creare un vero e proprio “ritratto del mondo”. (Lucia Gervasi 4 marzo 2017)
SPECCHIO DELLA CITTA’ di Gehry
Il museo progettato dall’architetto canadese Frank Owen Gehry e realizzato tra il 1991 e 1997 a Bilbao, è una architettura complessa, stratificata da forme sinuose, che ospita una collezione permanente di opere europee ed americane del ‘900 con pezzi di arte contemporanea basca e spagnola.
Le forme molto dinamiche dell’edificio sono in gran parte ricoperte da piastre di titanio che riflettono il contesto.
Questa voluta riflessione è in parte dovuta a far “penetrare” nella città più vecchia, con edifici tradizionali, nell’architettura stessa al fine di uniformare le diversità senza alcuna frattura tra il tessuto urbano tradizionale e il nuovo complesso.
BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA
Lo specchio
Giulio Carlo Argan L’ARTE MODERNA (l’OTTOCENTO), gennaio 2008 RCS LIBRI, Milano
a cura di Francesca Castria Marchetti, LA PITTURA AMERICANA, 2002, ELECTA, Milano
Omar Calabrese COMUNICARTE — STORIA DELL’ARTE STORIA DELLE IDEE ,2006 Le Monnier, Firenze
Stefano Zuffi AMORE ED EROTISMO, DIZIONARI DELL’ARTE, 2008 ELECTA, Milano
Stefano Zuffi ARTE e EROTISMO, 2001, ELECTA, Milano
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Flavio Caroli IL VOLTO DELL’OCCIDENTE — I venti capolavori che hanno fatto l’immagine della nostra civiltà 2012, Mondadori, Milano
Philippe Daverio MUSEO IMMAGINATO — IL SECOLO LUNGO DELLA MODERNITA’ , 2012 RCS LIBRI, Milano
https://it.wikipedia.org › wiki › Sassetta
https://www.frammentiarte.it › 01-sette-peccati-capitali
www.treccani.it › enciclopedia › bernardo-strozzi
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